PROGETTO ARTE MASSIMO DE LORENZI

Lo Studio legale Dike dal 1 dicembre 2016 accoglie con entusiasmo la personale “Umbra Luce” dell’artista Massimo De Lorenzi: musicista e pittore.

Questo rappresenta il quarto appuntamento con la pittura nell’ambito dell’iniziativa “Progetto Arte” voluta dai professionisti dello Studio esperti in diritto dell’arte e dei beni culturali per supportare e sostenere talenti nella diffusione delle loro opere e sensibilizzare gli artisti e gli operatori del settore su aspetti giuridici spesso trascurati.

Il diritto di seguito è uno di questi: ovvero il diritto che ha un artista di un’opera di pittura, scultura o di arti figurative in genere e di manoscritti, di percepire un compenso ulteriore in caso di vendite successive alla prima, da parte di case d’asta, gallerie e professionisti. L’arte è creatività, è sogno, ma è anche sostentamento, remunerazione per chi crea e rispetto morale per l’autore.

Le pareti dello Studio saranno immerse nel verde della foresta Umbra di Massimo. Quando abbiamo visto i suoi quadri, tele e dipinti, abbiamo avuto subito la sensazione di sentire - come lui stesso dice - la musica nella sua pittura.

Massimo De Lorenzi è anche un grande musicista di chitarra classica e noi che assistiamo diversi artisti ci rendiamo sempre piu’ conto che l’artista con la A maiuscola è un creativo a 360°, quell’autore che studiamo in diritto, il creatore dell’opera dell’ingegno nuova ed originale che fa di lui un artista unico da tutelare a tutto tondo, nella sua dignità, personalità, genialità, e nelle opere che sono frutto del suo ingegno.

Sono certa che la foresta Umbra di Massimo De Lorenzi, vi avvolgerà e farà dimenticare le ombre quotidiane, perché scorgerete sempre nei suoi quadri una luce che vi affascina e rapisce.

La mostra è curata da Marisa Cagliostro, a cui va un particolare ringraziamento e che ci ha aiutato a non perderci nella foresta di De Lorenzi.

Un grazie di cuore a Massimo per questo regalo ed a tutto lo staff dello Studio Dike, a Monica Nissirio ed Ylenia Pazienza, che ne hanno curato ogni dettaglio.

Maria Francesca Quattrone